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Loghi raccontati
una rubrica di Filippo Maniscalco
I 99 Peccati
2007
“Metodologia della progettazione” si svolgeva in una piccola aula dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, a memoria non riesco a specificare se si trattasse del primo o del secondo piano. Le lezioni si svolgevano il venerdì mattina - sempre se lezioni si potevano definire…- Quest’ultima frase tuonava spesso fra un bicchiere e l’altro nei giovedì sera che precedevano quei tranquilli venerdì aquilani post-giovedì universitari, facilmente riconoscibili dai corridoi lasciati semi-vuoti dai fuorisede.


Valter Zarroli, se ne stava sulla sua cattedra a leggere un quotidiano, a me, siciliano fuori sede in Abruzzo, sembrava di essere a casa: un professore che passava le sue ore di lezione a leggere il giornale.
Se provate a cercare su internet Walter Zarroli, google vi consiglia di scrivere “Valter” con la “V” - un po’ come a distanza di quasi due decenni ricordo bene la sua esclamazione quando rimarcò un mio errore: scrissi Abbruzzo con una doppia “b” poi mi giustificai dicendo che fossi Siciliano. “Bhè io mica scrivo Lazzio con due Z, mi disse, eppure sono abruzzese!”

”Metodologia della progettazione” era una materia troppo importante per essere trattata con leggerezza, negli occhi di Zarroli, disegnatore acclamato e personalità di spicco nel suo ambito, si leggeva quella stanchezza di chi è a un passo dalla pensione, peccato non averlo conosciuto prima… “Ma io non è che sono solo siciliano per ricordare le cose negative!” come vedere professori leggere il giornale, sono siciliano perchè ho la testa dura, mi mettevo al suo fianco, facevo vedere le mie bozze cercando di strappare anche quel pochissimo di quanto lui conoscesse, che già per me rappresentava tanto!
Riuscii a disegnare la mia prima etichetta, un loghetto ripreso da un quadro di Tom Wesselmann, niente di chè, lo so… ma fu una grossa soddisfazione perchè dentro c’era tutto: un cenno all’Aquila (il numero 99) un pezzo di Pop-Art (la mia corrente artistica preferita) e un piccolo e innocente riferimento peccaminoso, frutto di qualche bicchiere in un consueto giovedì universitario :)

